lunedì, Maggio 13, 2024

Alan Wake: tra luce e oscurità, la complessa biografia del famoso scrittore

ALAN WAKE: TRA LUCE E OSCURITÀ

Marito, scrittore, eroe e antieroe, deus ex machina di sé stesso: Alan Wake è probabilmente uno dei personaggi più complessi e sfaccettati partoriti dalla mente di Sam Lake. È un uomo la cui storia non ha né un inizio né una fine, né un sopra né un sotto. “Non è un loop. È una spirale”, esclamerà durante una scena in Alan Wake II, suggerendo che forse, una fine, potrebbe esserci. Data la sua natura postmoderna – riconducibile a un genere letterario molto caro a Sam Lake – sarebbe riduttivo analizzare Wake con metodi tradizionali. Lo scrittore è un personaggio nel personaggio, consapevole di star recitando un copione dotato di vita e volontà propria. “Siamo come il sognatore, che sogna e poi vive dentro i sogni. Non svegliar il sognatore, se la tua vita è un sogno.

BIOGRAFIA DI ALAN WAKE

MARITO, SCRITTORE

Poco prima che la sua vita diventasse un vero e proprio incubo a occhi aperti, Alan è uno scrittore di fama internazionale specializzatosi nel genere thriller. A New York conosce quella che in seguito diventerà la donna della sua vita: Alice. Seppur la personalità dell’uomo renda difficile la convivenza fra i due, il matrimonio sembra funzionare. Gli sposi si supportano reciprocamente, nonostante le fasi depressive dello scrittore mettano a dura prova la pazienza della giovane fotografa. Ad ogni modo, l’amore fra i due sembra compensare le mancanze del nostro protagonista.

Quello che sembrava un pozzo inesauribile di idee, si trasforma ben presto in un buco nero e arido: parole, Immagini e concetti sembrano aver abbandonato la mente di Alan Wake, ormai privato del suo strumento più prezioso: la fantasia. Come guarire dal blocco dello scrittore? Alice ha un piano e vuole portare Alan in una clinica posta fra le montagne di Bright Falls. Nessuno dei due, però, poteva immaginare che la Presenza Oscura li stesse aspettando. Era rimasta lì in attesa per anni, nella speranza che qualcuno in possesso delle giuste capacità la aiutasse a squarciare il velo che la separava dal mondo reale.

La Presenza cattura Alice, e Alan, come una falena verso la fiamma, corre subito in suo aiuto, inconsapevole di essere caduto nella sua trappola. Per porre rimedio alla situazione, è infatti costretto a fare ciò che lo aveva reso famoso: scrivere una storia.

EROE, ANTIEROE

Ironia della sorte, Alan si ritrova a fronteggiare quella che da bambino era la sua paura più grande: il buio. La lenta e inesorabile discesa nell’oscurità diventa per lo scrittore l’occasione per affrontare le sue ansie più profonde, in un incubo che durerà ben tredici anni. Nonostante l’impegno, la fatica, la rabbia e il dolore, nessuna storia sembra funzionare. Alan cerca la salvezza sui tasti della macchina da scrivere, ma il finale è lo stesso e l’oscurità sempre più opprimente. “Questa non è la storia che speravo. Non è il finale che volevo. Questa storia ci mangerà vivi. Questa storia è un mostro. E i mostri hanno molte facce”.

L’Oscurità è un luogo al di fuori del tempo e dello spazio, dove le proprie paure prendono forma: nasce così Graffio, doppelgänger di Alan Wake. Cos’è Graffio? È l’antitesi dello scrittore, un concentrato di malvagità pura dedito alla violenza. No, c’è dell’altro: il doppelgänger rappresenta la metà oscura di Alan, ed è solo sconfiggendolo che l’autore riuscirà a liberarsi dei suoi demoni interiori. Graffio non è “nato” dal nulla, ha sempre fatto parte della psiche di Wake, lo ha sempre spinto verso il fondo del barile, portandolo a ferire chi gli stava accanto. “L’abbiamo scritta noi! La nostra storia! Il nostro finale! Il nostro libro! Siamo una cosa sola! Siamo fatti l’uno per l’altro!”

DEUS EX MACHINA DI SÉ STESSO

Se il primo capitolo è riassumibile come la storia di un uomo che tenta di salvare sua moglie, con Alan Wake II la faccenda si complica…

(continua nell’articolo)

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