venerdì, Aprile 19, 2024

Compassionevoli e irriverenti, i messaggi marketing ai tempi del COVID-19

Nel bene e nel male, gli esperti di marketing e i brand si sentono obbligati a pesare su tragedie pubbliche, catastrofi naturali e altri grandi sconvolgimenti sociali – alcuni con sincerità e altri opportunisticamente. Il coronavirus non fa eccezione.

Tutte le email parlano di coronavirus

Nelle ultime 24 ore la mia casella di posta (e presumo che anche la tua) è esplosa con missive legate al coronavirus e persino promozioni legate alla pandemia. Molti di questi messaggi sono pensierosi, alcuni sono gratuiti e altri sono decisamente grossolani. Alcuni messaggi hanno lo scopo di aiutare o chiarire e alcuni sono suggerimenti non così sottili di cose da acquistare o da provare.

In questo momento per esempio è importantissimo per le aziende nel settore dei viaggi e dell’ospitalità, ad esempio, informare il pubblico sulle nuove regole e sulle misure che stanno adottando per garantire sicurezza e igiene, nonché eventuali politiche di cancellazione o modifica delle prenotazioni. Penso che chiunque in questi giorni abbia ricevuto almeno un’ e-mail di “La nostra risposta all’epidemia di coronavirus” da parte di qualche compagnia aerea con cui magari non si vola da anni e anni.

Generosità o acquisizione di nuovi clienti?

Alcune aziende tecnologiche stanno rivedendo i loro termini di servizio o rendendo disponibili strumenti gratuitamente. Zoom, Webex, Loom, Salesforce, Google, Microsoft e molti altri stanno rendendo gratuiti molti dei loro tool. Alcuni di questi sono generosi e aiutano la comunità e altri riguardano palesemente l’acquisizione di nuovi utenti. Ma spesso è difficile da capire in quale delle due direzioni stia andando il mittente.

Fate attenzione!

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