sabato, Luglio 27, 2024

Digital Services Act, Ue apre indagine su Tik Tok: protezione minori in primo piano

Tik Tok NEL MIRINO DELLA UE

La Commissione europea ha avviato un procedimento formale per valutare se la piattaforma possa aver violato il Digitale Services Act per quanto riguarda la protezione dei minori, la trasparenza della pubblicità, l’accesso ai dati per i ricercatori, nonché alla gestione di contenuti potenzialmente dannosi.

Le indagini di Bruxelles si concentreranno su:

IL RISPETTO DEGLI OBLIGHI DELLA LEGGE SUI SERVIZI DIGITALI
Il primo punto su cui le indagini si concentreranno è il rispetto degli obblighi della legge sui servizi digitali relativi alla valutazione e all’attenuazione dei rischi sistemici, in termini di effetti negativi effettivi o prevedibili derivanti dalla progettazione del sistema di TikTok. In particolare, verranno esaminati i sistemi algoritmici che possono stimolare dipendenze comportamentali e/o creare i cosiddetti “effetti del foro del coniglio”. Tale valutazione è necessaria per contrastare i potenziali rischi per l’esercizio del diritto fondamentale al benessere fisico e mentale della persona, al rispetto dei diritti del minore e al suo impatto sui processi di radicalizzazione.

IL RISPETTO DEGLI OBLIGHI DELLA LEGGE SUI SERVIZI DIGITALI DI METTERE IN ATTO MISURE ADEGUATE E PROPORZIONATE
Il secondo punto riguarda il rispetto degli obblighi della legge sui servizi digitali di mettere in atto misure adeguate e proporzionate per garantire un elevato livello di tutela della vita privata e di Sicurezza per i minori, in particolare per quanto riguarda le impostazioni predefinite della vita privata per i minori nell’ambito della progettazione e del funzionamento dei loro sistemi di raccomandazione.

IL RISPETTO DEGLI OBLIGHI DELLA LEGGE SUI SERVIZI DIGITALI
Il terzo punto delle indagini si concentrerà sul rispetto degli obblighi della legge sui servizi digitali di fornire un registro consultabile e affidabile per la pubblicità presentata su TikTok.

LE MISURE ADOTTATE DA TIKTOK PER AUMENTARE LA TRASPARENZA DELLA SUA PIATTAFORMA
Infine, l’indagine riguarda presunte carenze nel concedere ai ricercatori l’accesso ai dati accessibili al pubblico di TikTok, come previsto dall’articolo 40 della legge sui servizi digitali.

LE PROSSIME TAPPE

Dopo l’avvio formale del procedimento, la Commissione continuerà a raccogliere prove, ad esempio inviando ulteriori richieste di informazioni, svolgendo colloqui o ispezioni. L’avvio di un procedimento formale conferisce alla Commissione il potere di adottare ulteriori misure di esecuzione, come misure provvisorie e decisioni in materia di non conformità.

LA REAZIONE DI TIK TOK

La reazione di Tik Tok non si è fatta attendere. TikTok ha introdotto funzioni e impostazioni innovative per proteggere gli adolescenti e impedire ai minori di 13 anni di accedere alla piattaforma, una questione di cui si sta occupando l’intero settore. Continueremo a collaborare con esperti e player del settore per garantire la sicurezza dei giovani su TikTok e siamo lieti di avere ora l’opportunità di spiegare in dettaglio questo lavoro alla Commissione, ha puntualizzato un portavoce dell’azienda.

DIGITAL SERVICES ACT, NORME IN VIGORE DAL 17 FEBBRAIO

A partire dal 17 febbraio, il Digital Services Act (Dsa), la legge Ue sui servizi digitali, è entrata in vigore. Sono 19 le grandi piattaforme online che, secondo la lista stilata il 25 aprile dello scorso anno dalla Commissione Ue, rispettano già gli obblighi previsti dal nuovo Regolamento. Da domani, però, anche le piattaforme con meno di 45 milioni di utenti attivi dovranno conformarsi a tutte le norme Dsa: per facilitare questo processo, gli Stati membri Ue dovranno nominare i coordinatori nazionali dei servizi digitali.

Il Digital Services Act impone la responsabilizzazione e la protezione degli utenti online attraverso la mitigazione dei “rischi sistemici” e l’applicazione di “solidi strumenti di moderazione dei contenuti”. Sono compresi i sistemi di profilazione e raccomandazione di contenuti, privacy e sicurezza dei minori online, contenuti illegali ed effetti negativi sulla libertà di espressione e di informazione, accesso ai dati per i ricercatori attraverso un meccanismo speciale. Sulla base di questi requisiti, le 19 grandi piattaforme hanno inviato all’esecutivo dell’Unione ciascuna la propria valutazione dei rischi.

In conclusione, l’avvio del procedimento formale da parte della Commissione europea è un segnale forte nei confronti delle grandi piattaforme digitali, evidenziando l’importanza della tutela dei minori e della trasparenza nella gestione dei dati e dei contenuti online. Resta da vedere quale sarà l’esito delle indagini e se TikTok sarà in grado di porre rimedio alle questioni sollevate.

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