giovedì, Aprile 18, 2024

Google e Samsung uniti contro la chiusura delle app in background

Google sta collaborando con i produttori di dispositivi Android per impedire che le app vengano uccise in modo casuale in background e Samsung è la prima azienda a intervenire, con i proprietari di telefoni Galaxy che dovrebbero raccogliere i frutti di questa partnership quando uscirà One UI 6.0 basata su Android 14 entro quest’anno.

La collaborazione mira ad affrontare uno dei fastidi di lunga data con Android, vale a dire le “restrizioni sui servizi in primo piano e sul lavoro in background” su tutti i dispositivi, ha affermato Google in un post sul blog (si apre in una nuova scheda). Google garantirà che le API in background in Android 14 siano implementate in modo coerente su tutti i dispositivi.

Attualmente, i produttori dei principali telefoni Android come Samsung sono spesso aggressivi nell’uccidere le app in background per ottimizzare le prestazioni del sistema e prolungare la durata della batteria. Questo perché anche quando un’app non è in uso, può consumare risorse di sistema come la memoria e la durata della batteria quando è in esecuzione in background. Ciò può rallentare il dispositivo e scaricare la batteria, con conseguente scarsa esperienza utente.

Uccidendo le app in background, i produttori di smartphone possono liberare la carica della batteria e prolungare la durata della batteria dei loro dispositivi. Tuttavia, ci sono alcuni aspetti negativi. Ad esempio, se un’app è in esecuzione in background per fornire un servizio, come la sincronizzazione dei contatti o il download di nuove e-mail, l’interruzione dell’app interromperà tale servizio.

Google afferma che le sue “partnership con i produttori di hardware e questi cambiamenti renderanno più facile per gli sviluppatori creare app che funzionino in modo coerente su diversi dispositivi Android”.

Android 14 ridurrà al minimo le istanze di restrizioni delle app in background rendendo più semplice per gli sviluppatori dichiarare i tipi di servizio in primo piano e richiedere autorizzazioni specifiche per tipo. Ciò contribuirà a chiarire quando è opportuno utilizzare i servizi in primo piano e garantire che le app siano limitate solo quando non sono necessarie. Google Play implementerà inoltre nuove norme per garantire un uso appropriato dei servizi in primo piano e dei processi di trasferimento dei dati avviati dall’utente.

Google e i suoi partner sperano di ridurre la frustrazione degli utenti garantendo che le app in background si comportino in modo coerente su tutti i dispositivi.

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