sabato, Luglio 27, 2024

La multa confermata: Sanremo, Rai e pubblicità occulta su Instagram

RAI MULTATA PER PUBBLICITÀ OCCULTA AD Instagram

A giugno Agcom ha multato la RAI con 170mila euro di multa per aver fatto pubblicità ad Instagram senza averlo dichiarato apertamente. Nel mirino dell’autorità erano finite sia la promozione della piattaforma social, sia la spinta al profilo del conduttore e direttore artistico, che era stato aperto in diretta sul palco insieme a Chiara Ferragni nelle vesti di co-conduttrice.

LA DELIBERA DI AGCOM E IL RICORSO AL TAR

La TV pubblica ha fatto quindi ricorso al TAR contro la sanzione, ma con la sentenza n. 2255 del 6 febbraio 2024 il tribunale ha confermato la legittimità della delibera. “La scelta di eleggere Instagram, e nessun altro social, a strumento di moltiplicazione del numero di telespettatori, dunque non può essere considerata una mera scelta editoriale. Ingaggiare Chiara Ferragni come co-conduttrice, organizzare dirette Instagram, tra cui le gag con Morandi, far aprire alla nota influencer il profilo di Amadeus sono condotte che hanno determinato un effetto promozionale (però mascherato al pubblico) che ha assicurato sia alla RAI (nelle sue articolazioni operative: compresa la concessionaria pubblicitaria) che al social Instagram un’utilità vicendevole. Incremento degli utenti di Instagram da un lato e dei follower della Rai (e di Amadeus) dall’altro” scrive il commissario Agcom Massimiliano Capitanio su Linkedin.

VIOLAZIONE DELLA NORMATIVA SULLA PUBBLICITÀ OCCULTA

Secondo i giudici che hanno emesso la sentenza la normativa sulla pubblicità occulta serve per tutelare i destinatari delle trasmissioni da eventuali situazioni che possano incidere sulle loro scelte e Sanremo ha sicuramente spinto il pubblico a scegliere uno specifico social o seguire un determinato profilo, in questo caso Instagram con il profilo del conduttore.

EFFETTI SUCCESSIVI DELLA SANZIONE DI AGCOM

Le interazioni che ci sono state successivamente dimostrano che la sanzione di Agcom è stata tutto sommato corretta, anche se il valore, 170.000 euro, non riflette comunque un fatto grave. La massima sanzione, infatti, è di 250.000 euro.

CONCLUSIONE

In conclusione, la conferma della multa alla RAI da parte del TAR rappresenta un importante precedente nel controllo della pubblicità occulta e del rispetto delle normative da parte delle emittenti televisive. La sentenza conferma l’importanza di garantire trasparenza e correttezza nell’ambito della promozione e della pubblicità, allo scopo di tutelare i telespettatori e il pubblico in generale dall’influenza non dichiarata di interessi commerciali. L’esempio di Sanremo e della promozione su Instagram evidenzia la necessità di una regolamentazione efficace in questo settore e di una maggiore attenzione da parte delle emittenti e degli influencer nei confronti delle normative vigenti.

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