mercoledì, Maggio 1, 2024

Mazda MX-30 e-Skyactiv R-EV: prova in Islanda e tecnologia metanolo – recensione ibrida plug-in ambita

MAZDA MX-30: IL NUOVO VERTICE DELL’ECOMOBILITA’ GIORA SU STRADE LEGGENDARIE E CONTROVERSI CONSUMI

Nel 2020, Mazda MX-30 è stato il primo veicolo elettrificato della casa giapponese. Ora la MX-30 e-Skyactiv R-EV si è aggiunta alla gamma come ibrida plug-in, che abbiamo provato in un contesto davvero speciale: con Fjona, per le strade dell’Islanda. E alla fine, qual è il responso sulla Mazda MX-30 elettrica?

Mazda MX-30 e-Skyactiv R-EV: le caratteristiche

La rivoluzionaria MX-30 e-Skyactiv R-EV offre un’autonomia di 85 km in modalità completamente elettrica, ideale per gli spostamenti quotidiani, con la flessibilità di utilizzare un generatore per affrontare viaggi a lunga distanza. Esattamente come quello che abbiamo provato in Islanda, percorrendo ben 500 km.

Mazda ha fatto una scelta innovativa utilizzando un motore rotativo 8C da 830 cc a singolo rotore come generatore, che eroga una potenza massima di 55 kW (75 CV) a 4.500 giri/min ed è notevolmente più compatto di un motore alternativo con potenza simile. Il propulsore elettrico compatto è abbinato a una batteria agli ioni di litio da 17,8 kWh e a un serbatoio del carburante da 50 litri, creando un sistema ibrido plug-in in serie unico con un’autonomia totale estremamente competitiva.

La Mazda MX-30 e-Skyactiv R-EV elettrica plug-in dispone di tre modalità di guida: Normal, EV e Charge. La Tecnologia di controllo di marcia e-GVC Plus offre un’esperienza di guida confortevole, con grande aderenza alla strada, movimenti fluidi del veicolo, eccellente controllabilità e manovrabilità intuitiva.

La tecnologia al metanolo

Con la MX-30, Mazda continua il suo impegno nella ricerca sugli eFuel, cioè tutti quei carburanti alternativi come il metanolo che riducono emissioni e impatto sull’ambiente. Gli eFuel, come il metanolo, sono carburanti sintetici a impatto climatico zero, parte integrante della strategia di Mazda nell’ambito della eFuel Alliance. Questi carburanti sono prodotti da fonti energetiche rinnovabili, sfruttando elettricità da fonti come solare, eolica, idrica o geotermica, insieme all’anidride carbonica.

L’Islanda è una terra leggendaria, per molti versi ancora giovane e nuova, piena di sorprese climatiche e paesaggi mozzafiato. Ed è qui che abbiamo provato la nuova Mazda MX-30 e-Skyactiv R-EV elettrica al metanolo, in mezzo alle condizioni stradali che, con la loro variabilità unica, riflettono la velocità con cui il tempo può trasformarsi da pioggia a neve e ghiaccio.

Ma quali sono stati i consumi del nostro viaggio in Islanda? Tirando le somme, i consumi ammontano a circa 14 km con un litro a benzina e in elettrico 5 km/kwh a una velocità medio alta, compresa tra gli 80 e i 100 km/h.

È proprio il momento di scoprire, quindi, se la nuova Mazda MX-30 ibrida plug-in è la soluzione ideale per un futuro più sostenibile e se la sua natura versatile può adattarsi alle destinazioni più uniche e suggestive.

La tecnologia del metanolo può essere utilizzata come additivo o sostituto puro nei carburanti convenzionali, come benzina, diesel o gasolio da riscaldamento, con la flessibilità di drop-in dall’1 al 100%. Gli eFuel, emettendo significativamente meno ossido di azoto e particolato rispetto ai carburanti convenzionali, offrono un’alternativa conveniente e facile da distribuire tramite le infrastrutture esistenti.

Iniziative come l’impianto George Olah eFuel in Islanda dimostrano con successo la commercialità del processo, producendo e-metanolo con impatto climatico zero dal 2016. Nonostante le sfide energetiche in molti Paesi europei, gli eFuel, tra cui il metanolo, rappresentano una soluzione accessibile e sostenibile, che può essere importata economicamente. Nel medio periodo, si prevede che il costo di produzione scenderà a circa 1 euro al litro, garantendo l’accessibilità per i consumatori e contribuendo alla transizione verso fonti energetiche a impatto climatico zero.

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