venerdì, Maggio 3, 2024

Mission OSIRIS-REx: 121,6 grammi di campioni dall’asteroide Bennu

SUCCESSO DELLA MISSIONE OSIRIS-REx: 121,6 GRAMMI DI CAMPI DI BENNU

Di Leonardo Cecchi

La NASA ha finalmente completato il recupero del materiale raccolto dalla sonda OSIRIS-REx sulla superficie dell’asteroide Bennu e ha ora annunciato l’entità del bottino finale: 121,6 grammi di campioni. Il target per la missione OSIRIS-REx era di riportare a Terra almeno 60 grammi, per cui si può ben parlare di un pieno successo, nonostante le stime preliminari parlassero di fino a 250 grammi di campioni raccolti.

SFIDA ALL’APERTURA DELLA CAPSULA

L’ultima volta che ci eravamo occupati della capsula riportata a Terra dalla missione OSIRIS-REx, i tecnici del Johnson Space Center della NASA erano alle prese con la difficoltà di rimuovere le viti del suo coperchio, mantenendo il suo prezioso carico incontaminato. Il processo di apertura della capsula è stato interrotto a ottobre 2023 ed è ripreso infatti solo a gennaio 2024, dopo che la NASA ha completato la costruzione di un nuovo set di strumenti, in grado di aprire il coperchio della capsula TAGSAM (Touch-and-Go Sample Acquisition Mechanism) all’interno della camera sterile dentro cui era stata riposta per prevenire ogni forma di contaminazione.

I PREZIOSI CAMPIONI RACCOLTI

Una volta completata l’apertura della capsula, i tecnici sono riusciti a raccogliere i campioni al suo interno, che sono stati travasati in un apposito contenitore a scompartimenti sigillato. In totale, la NASA ha dichiarato di aver raccolto 51,2 grammi dalla camera interna di TAGSAM, che vanno ad aggiungersi ai 70,3 grammi di materiale recuperato nella camera esterna della capsula. In totale, i campioni ammontano così a 121,5 grammi, costituiti da polveri e piccoli frammenti di roccia.

ANALISI DEI CAMPIONI

Le prime analisi avevano rivelato la presenza nei campioni di grandi concentrazioni di minerali argillosi contenenti acqua, carbonio e composti organici. L’asteroide Bennu rappresenta un residuo delle fasi iniziali della formazione del nostro Sistema Solare 4,5 miliardi di anni fa, e per questo rappresenta una fotografia delle sue origini. Circa il 70% dei campioni verranno conservati dalla NASA presso i laboratori Johnson Space Center di Houston, dove verranno studiati da scienziati di tutto il mondo negli anni a venire. Una parte sarà riservata per le future generazioni. Il resto verrà messo a disposizione dei circa 200 scienziati che fanno parte della collaborazione che ha partecipato alla missione OSIRIS-REx, che comprende anche l’agenzia spaziale giapponese e quella canadese.

CONCLUSIONE

In conclusione, il successo della missione OSIRIS-REx nel recupero dei campioni dall’asteroide Bennu rappresenta un importante traguardo per la NASA e per la ricerca scientifica internazionale. I campioni raccolti apriranno la strada a nuove scoperte sulle origini del Sistema Solare e sulle condizioni che hanno portato alla formazione della Terra e degli altri pianeti. La missione OSIRIS-REx dimostra ancora una volta il valore della ricerca spaziale e la sua importanza per la comprensione del nostro universo.

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