giovedì, Maggio 2, 2024

Netflix: streaming, pubblicità, giochi, cosa sta cambiando

Netflix FA IL PIENO DI ISCRITTI: PIANO BASE SENZA PUBBLICITÀ, ORIGINALI MENO RILEVANTI E GRANDE FUTURO NEI GIOCHI

Due anni fa, Netflix perdeva 200 mila abbonati in un trimestre e si pensava che il gigante dello Streaming fosse in crisi. Oggi, l’azienda annuncia ricavi da record e 13,1 milioni di nuovi iscritti. Tra questi due estremi ci sono stati anni di cambiamenti: l’arrivo del piano con inserzioni pubblicitarie, la lotta alla condivisione delle password. E a giudicare dai nuovi annunci e dalle voci di corridoio, Netflix vuole continuare a cambiare: punterà meno sugli originali, taglierà il piano base senza pubblicità (come ha già fatto in Italia) e investirà ancora di più nel mondo del gaming.

NETFLIX PUNTA SU MENOSERIE ORIGINALI E PRODOTTI TV CLASSICI
Rispetto al passato, Netflix sembra puntare meno nelle produzioni Originali. Alcune delle serie e dei film più apprezzati del gigante dello streaming sono quelli “fatti in casa”: da Stranger Things a The Crown per le serie, passando a film di Scorsese, Fincher, Baumbach, Bong Joon-ho, Cuaròn, Jane Campion e i fratelli Cohen. Ma Netflix sembra aver capito che il costo e lo sforzo di queste produzioni, spesso, non vale la candela: non è il vero motivo per cui le persone guardano Netflix.

Guardando le Classifiche del gigante dello streaming, troviamo sempre più film che Netflix distribuisce soltanto e serie che hanno debuttato sulla TV classica, per poi sbarcare in streaming. E anche alcune delle eccezioni, come Berlino, sono spin-off di serie che Netflix ha comprato dopo averne valutato il successo. Una tattica che sta pagando — e che sembra che Netflix voglia continuare.

IL PIANO BASE SENZA PUBBLICITÀ È UFFICIALMENTE CONCLUSO
Netflix ha aggiunto 13,1 milioni di abbonati durante l’ultimo trimestre del 2023, per 247 milioni di iscritti in totale. Di questi, 23 milioni utilizzano il piano base con pubblicità: poco meno del 10%. Una percentuale che potrebbe sembrare bassa, se non si riflette su quanto la pubblicità in streaming sia un’opzione recente — e l’opposto di quanto Netflix ha proposto per anni.

Il gigante dello streaming sembra voler continuare a credere in questo piano. E per renderlo più appetibile, Netflix non permette più agli utenti nuovi o ritornanti di iscriversi all’abbonamento Base senza pubblicità. In Italia, da ottobre scorso non possiamo più iscriverci all’abbonamento base da 7,99 euro. Questo cambiamento avverrà anche in Canada e nel Regno Unito nel secondo trimestre di quest’anno, e poi nel resto del mondo.

NEL MONDO DEI GIOCHI, NETFLIX FA INCETTAMENTI
Il rapporto sugli utili di Netflix rivela, inoltre, che nel 2023 l’interesse degli utenti per i giochi sul servizio è triplicato. Sebbene i giochi rappresentino ancora una parte relativamente piccola dell’offerta di Netflix, la società si dichiara soddisfatta dei progressi compiuti. E, con ogni probabilità, continuerà a investire nel mondo del gaming.

La trilogia di Grand Theft Auto ha giocato un ruolo fondamentale nel successo di questo progetto, sia in termini di installazioni e coinvolgimento. Netflix non ha fornito informazioni specifiche sul numero di download dalla piattaforma, ma ha fatto capire che GTA ha fatto la differenza.

In questo ambito, Netflix ha puntato di più sugli originali: ha sviluppato in proprio giochi come Oxenfree II: Lost Signal, acquisendo uno sviluppatore indipendente. E offre, inoltre, giochi basati sui suoi programmi originali, come Money Heist e The Dragon Prince.

Più giochi, più pubblicità e meno film e serie originali: Netflix sembra aver preso una direzione chiara. E ne sta raccogliendo i frutti. Per quanto i cinefili preferirebbero vedere film originali d’autore e serie mai viste prima, Netflix parla a un pubblico ben più ampio. E lo fa con un successo impensabile due anni fa: chi di noi avrebbe scommesso che pubblicità e giochi sarebbero diventati una fetta importante (seppur non maggioritaria) del business di Netflix?

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