giovedì, Maggio 2, 2024

Proteggere la privacy: Apple aggiorna gli AirTag per evitare lo stalking

IL PROBLEMA DEGLI AirTag

Nell’ultimo anno, Apple ha adottato contromisure per tutelare gli utenti di iPhone e Android, avvisandoli quando un AirTag si trova nelle loro vicinanze per un periodo di tempo significativo e lontano dall’iPhone del proprietario, uno dei segnali che potrebbe indicare che il dispositivo è utilizzato per tracciare segretamente la loro posizione. Apple non ha specificato quanto esattamente sia lungo questo intervallo di tempo, ma per creare il sistema di allerta la società ha apportato alcune modifiche cruciali al sistema di privacy della geolocalizzazione originariamente sviluppato qualche anno fa per Dov’è, la funzione di tracciamento dei suoi dispositivi. Ora però ricercatori della Johns Hopkins University e della University of California di San Diego affermano però di aver sviluppato uno metodo basato sulla crittografia in grado di dare priorità al rilevamento degli AirTag potenzialmente dannosi preservando al contempo la privacy degli utenti.

IL SISTEMA DOV’È E LE CONTROMISURE ADOTTATE DA APPLE

Il sistema Dov’è utilizza chiavi crittografiche pubbliche e private per identificare i singoli AirTag e gestire la loro localizzazione. Ma Apple ha sviluppato un meccanismo che ruota regolarmente l’identificatore pubblico del dispositivo (per la precisione ogni 15 minuti, secondo i ricercatori). In questo modo, tracciare la posizione di un utente nel tempo utilizzando uno scanner bluetooth per seguire l’identificatore diventava molto più difficile. La soluzione permetteva di rintracciare per esempio la posizione del proprio MacBook in caso di smarrimento o furto, ma di fatto il cambio costante dell’identificatore forniva anche una copertura per gli abusi dei piccoli dispositivi.

La risposta di Apple a questo problema è stata rivisitare il sistema in modo che l’identificatore pubblico di un AirTag ora ruoti solo una volta ogni 24 ore se il dispositivo è lontano da un iPhone o da un altro dispositivo Apple a cui è associato. L’idea è che in questo modo gli altri dispositivi possano rilevare un potenziale caso di stalking, senza però che vengano emessi avvisi in continuazione se per esempio state trascorrendo il fine settimana con un amico che ha un iPhone e un AirTag sulle chiavi in tasca.

LA CRITICA DEI RICERCATORI E LE POSSIBILI SOLUZIONI

Nonostante le contromisure adottate da Apple, i ricercatori sostengono che il sistema di allerta basato sul rilevamento degli AirTag potenzialmente dannosi non sia sufficiente a garantire la Sicurezza degli utenti. Secondo loro, la rotazione dell’identificatore pubblico una volta al giorno non è abbastanza per prevenire il tracciamento a lungo termine. Inoltre, affermano che la crittografia utilizzata nel sistema Dov’è potrebbe essere vulnerabile ad attacchi informatici, mettendo a rischio la privacy degli utenti.

Per affrontare queste preoccupazioni, i ricercatori propongono di implementare un sistema di allerta più sofisticato che tenga conto di una serie di fattori, come la frequenza con cui un dispositivo AirTag viene rilevato in prossimità di un diverso iPhone, la durata dell’interazione e la distanza tra i due dispositivi. Inoltre, suggeriscono di migliorare la crittografia utilizzata nel sistema Dov’è al fine di renderlo più resistente agli attacchi informatici e di garantire una maggiore protezione della privacy degli utenti.

IL RUOLO DELLE AUTORITÀ E LA RESPONSABILITÀ DEI PRODUTTORI

Di fronte a queste critiche e preoccupazioni, è importante che le autorità competenti e le istituzioni di ricerca collaborino con i produttori di dispositivi tecnologici per sviluppare soluzioni efficaci e garantire la sicurezza e la privacy degli utenti. Le aziende come Apple hanno la responsabilità di sviluppare e implementare misure di sicurezza efficaci per i propri prodotti, tenendo conto delle preoccupazioni sollevate dai ricercatori e dagli utenti.

Inoltre, è fondamentale sensibilizzare il pubblico su questi problemi e fornire informazioni e strumenti per proteggersi da eventuali abusi dei dispositivi tecnologici. La consapevolezza e la comprensione dei rischi associati all’uso di dispositivi come gli AirTag sono essenziali per garantire la sicurezza e la privacy delle persone.

In conclusione, gli AirTag di Apple rappresentano senza dubbio un utile strumento per rintracciare oggetti smarriti, ma è fondamentale affrontare seriamente le preoccupazioni riguardanti il loro potenziale utilizzo per compiere abusi domestici o stalking. È necessario un approccio olistico che coinvolga produttori, autorità e istituzioni di ricerca allo scopo di sviluppare soluzioni efficaci e garantire la sicurezza e la privacy degli utenti.

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