lunedì, Dicembre 9, 2024

Shadow of the Erdtree: recensione dell’espansione e preziosi insegnamenti sulle espansioni dei videogiochi

Elden Ring: SHADOW OF THE ERDTREE – UN’ESPANSIONE DI SUCCESSO

Tanto amato, discusso e odiato, l’espansione di Elden Ring, Shadow of the Erdtree ha fatto parlare di sé almeno tanto quanto Elden Ring stesso per i motivi più disparati. Volendo analizzare tali questioni e volendo darvi un parere personale su Shadow of The Erdtree, ve ne parliamo nella nostra recensione.

LA NOSTRA RECENSIONE DI ELDEN RING, SHADOW OF THE ERDTREE

Shadow of the Erdtree ci riporta nell’Interregno o, meglio, in una regione parallela ad esso che si chiama Regno dell’Ombra, che farà da scenario alla nostra avventura. Si tratta di una regione separata dalla mappa del gioco base in cui entreremo una volta sconfitto Mohg. Nella stessa arena del Signore del Sangue, attraverso quello che resta del corpo di Miquella, saremo in grado di attraversare nel regno delle ombre a caccia della semi-divinità che ha spezzato il suo spirito in queste terre per ascendere come divinità completa.

Ovviamente non saremo gli unici a cercarlo. Oltre al solito esercito di nemici sparsi per la mappa, il Regno delle Ombre è abitato da soldati e personaggi legati in qualche modo al destino di Miquella il Gentile. A ciò corrispondono una serie di quest che vi porteranno in giro per la vasta area a disposizione per scoprire di più sul destino di Miquella ed esplorare nuovi e intriganti dettagli della trama principale di Elden Ring.

Non volendo scendere nei dettagli su questo punto, vi possiamo anticipare che la terra dell’Ombra rappresenterà per voi un notevole grado di sfida fatto di regioni labirintiche da esplorare, nuove armi e armature da provare e nuovi e potentissimi boss da amare/odiare.

TORRENTE VINCENTE NON SI CAMBIA

Essendo un’espansione, Shadow of the Erdtree ha tutto ciò che ci aspettiamo da un contenuto extra di questo tipo e forse anche di più. Il DLC aggiunge una vasta mappa con diverse aree ben intricate tra di loro e con una verticalità davvero notevole, a tratti molto più studiata della mappa del gioco base. A queste corrispondono dungeon e Boss altrettanto ben pensati che faranno impallidire quelli già affrontati.

Quello che non cambia è invece il gameplay. Fasi di esplorazione e combattimento si alternano così come nel gioco base e il succo del gioco rimane lo stesso, guai a cambiarlo! Quello di Elden Ring è infatti un gameplay fresco, coinvolgente, adrenalinico e ricco d’azione che si ripete allo stesso modo anche nella sua espansione. Questo è stato arricchito ancora di più da una serie di nuove armi, talismani e magie, ognuna con caratteristiche uniche e poteri sorprendenti, invogliando i giocatori a sperimentare meccaniche sempre nuove. Il team di sviluppo ha ascoltato anche il feedback dei giocatori, migliorando il sistema di ricompense e rendendo i dungeon secondari più interessanti e impegnativi.

L’espansione include ben cinque Legacy Dungeon, due dei quali particolarmente estesi e ricchi di segreti. Questi dungeon rappresentano il picco dell’esperienza di gioco, offrendo sfide impegnative, boss epici e un level design magistrale.

E SE ELDEN RING È TROPPO DIFFICILE…

Mai avremmo pensato di dover dedicare un paragrafo sulla difficoltà di un soulslike in un articolo di un soulslike, ma eccoci qui. Shadow of the Erdtree ha fatto subito discutere di se non solo per i pregi che abbiamo letto fin qui ma per l’estrema difficoltà di boss e nemici introdotti. Ebbene non saremo noi a dirvi che tutto ciò non sia vero. I nemici del regno dell’Ombra faranno impallidire quelli del gioco base. Alcuni nemici avranno degli attacchi talmente potenti e delle meccaniche talmente fastidiose che vi faranno lanciare il controller in modi che non pensavate nemmeno di conoscere. E allora?

Stiamo ovviamente parlando di un Soulslike, un genere di Videogiochi che ha basato la sua fortuna sulla difficoltà ed che giustamente decide di aumentarla con un’espansione pensata per i giocatori che hanno già completato il gioco base o che comunque si trovano a un livello avanzato. Discussioni sui nemici troppo difficili, in questo scenario, risultano particolarmente sterili e vi invitiamo a rivedere meglio le caratteristiche del genere per capire se sia o no il gioco (o il DLC) per voi.

Quello che possiamo assicurarvi è che con il giusto impegno, con il giusto grinding e un’immancabile dose di fortuna, tutto è fattibile persino nel regno delle ombre.

E I DIFETTI?

Arrivati a questo punto della recensione, sembrerebbe che Shadow of the Erdtree sia l’espansione perfetta ma no, non è così. Sebbene l’attenzione ai dettagli e la direzione artistica ci siano sembrate davvero impeccabili, abbiamo trovato piuttosto piatto il ritmo della narrazione. No, non siamo impazziti. Sappiamo bene che la storia in Elden Ring si sviluppa per sottotesti, mugugnii e descrizioni nascoste sotto le suole delle scarpe (percepite la velatissima critica?).

In generale, Shadow of The Erdtree ci ha dato quella sensazione di “isola solitaria” tipica dei DLC di qualche decennio fa dove i contenuti extra mal si incastravano con il gioco base. Anche qui la situazione non è diversa e sebbene l’espansione espanda davvero i contenuti di trama, il gioco base non ne è minimamente toccato. Niente di quello che faremo altererà una singola linea di dialogo dei personaggi dell’Interregno il che, vista la quantità e l’importanza delle azioni che compiremo, ci è sembrata davvero una svista troppo superficiale.

LA RECENSIONE DI SHADOW OF THE ERDTREE IN BREVE

Detto ciò, Shadow of the Erdtree è davvero un’espansione speciale che potrebbe offrire un nuovo standard al sistema di DLC degli ultimi anni. Nonostante la difficoltà elevata possa rappresentare una sfida per alcuni giocatori, la qualità delle ambientazioni, la profondità della lore e l’intensità dei combattimenti rendono questa espansione un must-have per tutti gli appassionati dell’Interregno.

La sua scarsa interazione con il gioco base potrebbe far storcere il naso a qualcuno, ma avremo davvero poco tempo per pensarci mentre saremo impegnati ad ammirare gli straordinari paesaggi del regno dell’Ombra e a ricevere percosse micidiali dai nemici. Dopotutto, è per questo che amiamo Elden Ring.

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