giovedì, Dicembre 5, 2024

SIGBOVIK 2024: Commodore 64 sfida IBM con Quantum Disadvantage

COMMODORE 64 PIÙ VELOCE DI UN QUANTUM COMPUTER IBM: LANCIATA LA PROVOCAZIONE

La conferenza SIGBOVIK (Special Interest Group on Harry Q. Bovik) è un evento accademico annuale organizzato dalla Carnegie Mellon University School of Computer Science (USA). Si tratta di un’iniziativa che celebra dichiaratamente l’approccio umoristico nel campo dell’informatica e delle scienze informatiche. Durante SIGBOVIK, gli universitari presentano articoli e progetti che spesso mescolano satira e parodie con argomenti tecnici seri. L’obiettivo principale non è tanto la produzione di una ricerca rigorosa, ma piuttosto l’esplorazione creativa di idee interessanti, buffe o insolite nel campo dell’informatica.

IL PROGETTO QOMMODORE 64 E LA SFIDA AL COMPUTER QUANTISTICO IBM

A pagina 199 e seguenti del white paper presentato durante SIGBOVIK 2024, gli autori del testo ambiscono a dimostrare come un Commodore 64 possa rivelarsi più performante, a distanza di più di 40 anni, rispetto a un moderno computer quantistico. La premessa fatta dei relatori del progetto Qommodore 64 è che si tratta, ovviamente, di uno scherzo che però ha un netto sapore di provocazione. L’esperimento si basa sull’utilizzo della tecnica di dinamica sparsa di Pauli, sviluppata da Beguŝić, Hejazi e Chan per approssimare il comportamento dei materiali ferromagnetici.

LA PROVOCAZIONE SCHERZOSA: QUANTUM DISADVANTAGE

IBM sosteneva che i calcoli alla base di questi studi fossero troppo complessi da svolgere su un computer tradizionale basato sull’utilizzo del codice binario. Almeno con una precisione definita come “accettabile”. In realtà, altri ricercatori hanno dimostrato che basta un normale notebook per ottenere risultati attendibili, con un’approssimazione più che sufficiente. Prendendo in giro IBM (il titolo del lavoro, “Quantum Disadvantage“, è un chiaro indizio…), gli autori dello studio arrivano a concludere che addirittura un Commodore 64 può fornire un output accettabile per la risoluzione della specifica problematica. Il tutto impegnando solamente 15 KB dei 64 KB disponibile sullo storico sistema retrò e appoggiandosi alla CPU MOS 6510 a 8 bit e 1 MHz.

IL CODICE SORGENTE DISPONIBILE PER LA REPLICA DEI RISULTATI

Il lavoro non va inteso come una mancanza di rispetto nei confronti del team di IBM e dei risultati conseguiti, ma come una risposta scherzosa a una sfida lanciata da Dulwich Quantum su Twitter. Gli autori di Qommodore 64 fanno sapere, comunque, che forniranno il codice sorgente per consentire a chiunque di replicare i risultati. Il codice sorgente, tuttavia, sarà fornito solo in uno dei tre formati previsti, affermano scherzosamente: “una copia scritta a mano su papiro, una presentazione basata su Immagini sfocate registrati su nastro VHS o tramite dettatura telefonica”.

Il progetto Qommodore 64 presenta quindi una provocazione interessante nell’ambito della ricerca informatica, combinando umorismo e Tecnologia in un mix intrigante per la comunità accademica. La riduzione alla pratica di concetti complessi in un contesto ludico e ironico rappresenta un contributo innovativo al dibattito scientifico, dimostrando che anche il passato può avere qualcosa da insegnare al presente e al futuro della tecnologia.

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