giovedì, Dicembre 5, 2024

Strategia italiana per l’identità digitale: IT Wallet entro giugno 2024

ITALIA SI PREPARA AL LANCIO DELL’IT WALLET

IT Wallet, il portafoglio dell’Identità Digitale italiano, sarà pubblicizzato dal Dipartimento per la trasformazione digitale tra gennaio e febbraio, e intanto si prepara al lancio della sua versione dimostrativa (proof of concept) in attesa della prima versione utilizzabile da tutti, che sarà rilasciata entro metà 2024.

Spid, CIE, TS-CNS, CHI PIÙ NE HA PIÙ NE METTA
In Italia l’identità digitale è rappresentata dall’intreccio di tre strumenti, a volte sovrapposti e diversi: SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta d’Identità Elettronica) e TS-CNS (Tessera Sanitara – Carta Nazionale dei Servizi).
Anche nell’ottica dell’EUDI Wallet – il portafoglio dell’identità digitale europeo sul quale il trilogo dell’UE ha recentemente raggiunto un accordo circa il suo regolamento – l’obiettivo è quello di razionalizzare le identità digitali dando vita a un solo strumento.

IL PROBLEMA DELLE SOPRAPOSIZIONI
Il problema delle sovrapposizioni degli strumenti per le identità digitali (eID) non è infatti un problema solo italiano. In Europa ci sono 21 eID attualmente attive in 16 stati membri.
Queste diverse eID hanno dato vita anche a una complessa rete che consente la circolarità delle identità digitali fra tutti gli stati membri dell’Unione Europea.
Per esempio, con il nodo eIDAS nazionale è possibile per i cittadini italiani accedere ai servizi online di altri paesi comunitari (come i servizi universitari, bancari, servizi delle pubbliche amministrazioni, e altri servizi online) utilizzando le credenziali dello SPID e della CIE.

LA CONSULTAZIONE PUBBLICA
Nel 2021 la Commissione Europea ha indetto una consultazione pubblica per capire come la pensassero i cittadini dell’Unione circa le identità digitali: il 63% ha chiesto un’identità digitale unica.

COME SI USERÀ E COSA CI SARÀ NELLA PRIMA VERSIONE DELL’IT WALLET
L’IT Wallet sarà un portafoglio che conterrà i principali documenti digitali che si potranno usare anche tramite Smartphone.
Tutti i documenti che potrà contenere sono ancora in fase di definizione, anche perché l’IT Wallet partecipa alla creazione del prototipo dell’EUDI Wallet che l’Unione Europea ha affidato a quattro consorzi diversi.
L’Italia partecipa al consorzio Nobid, attraverso il quale si sperimenterà per il wallet l’autorizzazione dei pagamenti, e al consorzio Potential per identificare e accedere a un servizio pubblico digitale, aprire un conto bancario, richiedere una SIM, ricevere e conservare una patente di guida, firmare i contratti e richiedere prescrizioni.
Nell’audizione alla Camera del 20 dicembre, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’Innovazione, Alessio Butti, ha spiegato che l’IT Wallet pubblico sarà reso disponibile tramite l’App IO, e che le prime attestazioni elettroniche disponibili nel wallet, oltre ad almeno un certificato di identità, saranno la patente di guida, la tessera sanitaria e la Carta Europea della Disabilità.
Questa prima versione dell’IT Wallet sarà disponibile per tutti i cittadini italiani entro il 30 giugno 2024.
L’accesso ai servizi base richiederà un livello di Sicurezza di tipo 2, quindi con nome utente e password più l’inserimento di una OTP, on time password, generata solo per lo specifico accesso. Per i servizi riferiti a dati più sensibili ci sarà il livello di sicurezza di tipo 3, con accesso tramite PIN in possesso dell’utente.
Rispetto a SPID e CIE che hanno rispettivamente 36,4 e 39,3 milioni di attivazioni, l’obiettivo di IT Wallet è di raggiungere il 42,5 milioni di italiani entro il 2025.

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