domenica, Maggio 19, 2024

Una nuova classificazione delle professioni Istat: debutta lo specialista Ict

CAMBIA LA CLASSIFICAZIONE DELLE PROFESSIONI ISTAT

Lo strumento che permette di ricondurre le diverse occupazioni presenti nel mercato del lavoro in specifici raggruppamenti, utili per comunicare, diffondere e integrare dati statistici sulle professioni, garantendo anche la comparabilità a livello internazionale, sta subendo importanti cambiamenti. La novità più importante riguarda l’introduzione del nuovo gruppo riservato agli specialisti del settore dell’Information and Communication Technologies (Ict). “Un pilastro fondamentale della nostra società e sempre in continua evoluzione”, sottolinea l’Istituto nazionale di statistica evidenziando che “negli ultimi anni si sono verificati tanti cambiamenti per i profili professionali operanti nel campo Ict, con l’innovazione di processi e dello sviluppo di intere aree come quello della Sicurezza informatica e si è assistito alla nascita e alla diffusione di professioni del tutto nuove, tra le quali è facile fare confusione”.

CHI È LO SPECIALISTA ICT

Da qui la necessità di separare le professioni del settore, già presenti nell’ex-gruppo 2.1-Specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali della vecchia Classificazione e collocarle in un gruppo specificatamente dedicato, insieme ad altre professioni emergenti dello stesso settore: il gruppo 2.7-Specialisti nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. “Di conseguenza, a cascata, i codici delle professioni dell’Ict già esistenti nella vecchia Classificazione sono stati modificati nella nuova in virtù dell’avvenuto cambio di gruppo (quindi nuovi codici anche a livello di classi, categorie, unità professionali). Questa modifica ha inoltre comportato un ulteriore adeguamento alla Isco-08 dove il gruppo Ict è presente”.

INGEGNERI ELETTRONICI E DELL’AUTOMAZIONE

A livello di categorie sono state aggiunte quelle relative a cartografi e specialisti dei sistemi informatici e agli specialisti delle scienze pedagogiche, e il nome abbinato alla categoria degli Ingegneri elettronici e in telecomunicazioni è stato modificato in Ingegneri dell’informazione.

Maggiori modifiche, invece, ci sono state a livello di unità professionali. È stata scissa in due la ex-unità professionale degli Ingegneri elettrotecnici e dell’automazione industriale, suddividendola tra Ingegneri elettrotecnici e Ingegneri della automazione. Sono state inserite nuove unità professionali per tener conto sia di figure professionali emerse di recente nel panorama del mercato del lavoro sia di figure professionali più tradizionali che erano state omesse nella vecchia Classificazione (cartografi, fotogrammetristi e specialisti nei sistemi informativi geografici; tecnologi alimentari; pedagogisti; specialisti nella conservazione dei beni culturali). Altre unità professionali sono state modificate per adottare un linguaggio più attuale o per tener conto della digitalizzazione dei processi (ingegneri progettisti di Hardware al posto degli ingegneri progettisti di calcolatori e loro periferiche; archivisti e conservatori di documenti digitali al posto degli archivisti).

IL FUNDRAISER E IL MEDIA EDUCATOR

Infine, considerate le numerose figure professionali nate di recente soprattutto nell’ambito dell’ICT ma non solo, anche gli esempi del secondo grande gruppo sono stati arricchiti nell’ottica di una maggiore esaustività. Oltre a una serie di figure informatiche (data scientist, data analist, security engineer, security architect, specialista di blockchain, ecc.) la nuova Classificazione prevede anche il fundraiser (chi si occupa della definizione e della realizzazione di una strategia di raccolta fondi) e il media educator (chi svolge un’attività educativo/didattica per sviluppare la comprensione critica dei mass media, la loro natura e le tecniche/linguaggi utilizzati nella costruzione dei messaggi divulgati).

In conclusione, la modifica della classificazione delle professioni Istat riflette l’evoluzione del mercato del lavoro e si pone come strumento indispensabile per tenere il passo con i cambiamenti in atto nel mondo del lavoro. La creazione di un gruppo ad hoc per gli specialisti del settore dell’Information and Communication Technologies (Ict) e l’inclusione di nuove figure professionali emergenti evidenziano l’importanza di adattare la classificazione alle esigenze attuali del mercato. Resta da vedere come questa modifica influenzerà la raccolta e l’analisi dei dati statistici sulle professioni e come contribuirà a rendere più efficace la comunicazione e l’integrazione di queste informazioni a livello nazionale e internazionale.

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