venerdì, Dicembre 6, 2024

WWE 2K24: Recensione del gioco con lotta incessante e modalità showcase celebrativa

WWE 2K24: UNA NUOVA SFIDA SUL RING

Siamo saliti sul ring di WWE 2K24 e abbiamo lottato senza sosta, appagati da un solido combat system, messi in difficoltà dalle insidie ne La Mia Ascesa e meravigliati dallo spettacolo offerto dalla modalità Showcase, pensata per celebrare WrestleMania a tutto tondo. Sia chiaro: il titolo di Visual Concepts si è dimostrato in piena continuità col predecessore, sia sul fronte ludico che tecnologico, e non è certo definibile privo di spigoli. Ciò detto, crediamo sia un prodotto in grado di regalare diverse ore di divertimento ai patiti della WWE.

IL CAMMINO VERSO LA LEGGENDA (SHOWCASE, LA MIA ASCESA)

La Showcase di WWE 2K24 celebra lo spettacolo più grande offerto dal colosso statunitense, o meglio, la sua storia. Ci propone infatti degli incontri imperdibili e disputati da leggende immortali, che nei decenni di WrestleMania hanno fatto sognare i fan del wrestling di tutte le età.

Ad accompagnarci in questo viaggio c’è il commentatore Corey Graves, che non si limita a introdurre i match: udiamo le sue parole nel pieno della lotta, quando a seguito del completamento di specifici obiettivi vediamo l’azione del gioco passare ai filmati storici e viceversa, senza soluzione di continuità. La Tecnologia Slingshot di 2K si occupa di queste transizioni dal virtuale al reale con grande efficacia, sebbene non manchi qualche sbavatura in ambito scenografico.

Le musiche scelte per acuire la tensione in determinati frangenti delle lotte non ci sono parse sempre azzeccate, e talvolta abbiamo ravvisato qualche imprecisione nella ricostruzione degli incontri. Ad esempio, nel match di WrestleMania 3 contro Andre The Giant, Hulk Hogan solleva una porzione del tappeto a Edge ring, ma quando il filmato cede il posto al gioco quello stesso tappeto appare intoccato, e la cosa è davvero evidente.

In generale, preparatevi a rivivere 21 lotte iconiche, si pensi a Bret Hart contro Roddy Piper o a Rick Rude alle prese con Ultimate Warrior e ad altre che non vogliamo anticiparvi. Tra battaglie più insolite e una gradita sorpresa finale, potete completare la modalità Showcase in circa 5 ore correndo un po’, ma i veri appassionati impiegheranno anche più tempo. Già a livello normale portare a termine tutti gli obiettivi di ogni match è alle volte difficoltoso, ma le ricompense in filmati, wrestler e arene valgono lo sforzo. Avremmo voluto un po’ di cura in più nella modellazione dei volti di alcune leggende e non sempre i filtri applicati all’immagine per rievocare le epoche degli incontri ci hanno entusiasmato. Piccoli spigoli a parte, qualsiasi fan della WWE si troverà di fronte a una modalità ricca di Curiosità, eventi memorabili e chicche non da poco, come i brevi inserti narrativi con protagonisti del calibro di Hulk Hogan.

IL SISTEMA DI COMBATTIMENTO: UNA VERA SFIDA SUL RING

Prima di calcare i palchi più famosi della WWE, i neofiti dovrebbero fare una capatina al Performance Center, che con una certa efficacia illustra tramite lezioni divise per tipo i principali aspetti di quel che resta un combat system a metà tra simulazione e concessioni di stampo arcade. Ci sono le volte in cui gli arbitri si mettono di mezzo tra noi e il nemico, o fanno qualche giro di troppo prima di far partire il conteggio, come pure i frangenti in cui l’IA che controlla gli avversari appare un po’ svogliata o, d’improvviso, particolarmente agguerrita.

Gli attacchi con le armi possono avere ritmi flemmatici e alle volte risultano ancora scivolare sul corpo dello sfidante, mancando clamorosamente il bersaglio. Insomma, gli intoppi qui e lì ci sono, ma nel complesso il sistema di combattimento di WWE 2K24 è da promuovere, e il motivo è semplice: diverte in modo genuino.

Le combinazioni di colpi leggeri e pesanti, che neanche a dirlo variano in base al tipo di atleta controllato, funzionano bene, effettuare prese e Irish Whip è intuitivo, così come lo è trasportare il malcapitato di turno verso il luogo desiderato per continuare “la punizione”. D’importanza fondamentale, oltre alle schivate e alle parate, è il sistema dei contrattacchi, che chiama a premere il tasto apposito al momento corretto per ribaltare una situazione altrimenti disperata.

Attacchi e contromosse si avvicendano con una certa fluidità e naturalezza e non risultano animazioni incollate tra loro col nastro adesivo, almeno in molti casi. Le zuffe sono piacevoli e non manca la tensione, perché quando si è stanchi e danneggiati e si sta per chiudere l’avversario all’interno dell’ambulanza o di una bara, bisogna sapere che con un contrattacco all’ultimo secondo potrebbe ribaltare l’esito dell’incontro. Ad arricchire la dimensione strategica ci pensano la gestione della stamina e delle mosse Payback, tra quella che consente di riprendersi immediatamente da uno stordimento (Mascella di Ferro) e opzioni più scenografiche, come quando l’utilizzatore compare alle spalle dello sfidante in stile Undertaker.

IL PARCO GIOCHI DELLA WWE

Accompagnati dai pezzi della soundtrack assemblata da Post Malone possiamo tuffarci in uno dei tanti tipi di match disponibili, con Visual Concepts che ha espanso ulteriormente l’offerta rispetto a WWE 2K23 e il roster di lottatori, che adesso conta più di 200 superstar provenienti da differenti ere del wrestling.

Alla bagarre di War Games e al caos di Backstage Brawl, ora forte del supporto a 4 giocatori e con ascensore funzionante all’interno dell’arena, addizioniamo Casket e Ambulance Match. I tratti che distinguono realmente le due sfide sono l’oggetto in cui rinchiudere l’avversario e la sua posizione nello scenario, ma c’è un elemento che ci fa preferire l’incontro con l’ambulanza a quello con la bara. Tramite una scala è infatti consentito salire sul tetto del veicolo, con tutte le implicazioni offensive del caso.

In Arbitro d’Eccezione invece controlliamo un atleta della WWE per regolare l’incontro tra due wrestler, anche in modo scorretto. Possiamo agevolare uno dei contendenti, distraendo l’altro o evitando i conteggi in suo favore, come pure introdurre armi sul ring, generare discussioni e perfino passare all’azione per interrompere il normale svolgimento del match: siamo sostanzialmente liberi di fare quel che vogliamo, ma imboccare la cattiva strada potrebbe costarci caro.

Dimostrandoci indegni della fiducia della federazione infatti verremo sostituiti da un altro arbitro e scacciati dal ring in modo inglorioso. Ad arricchire il ventaglio di incontri troviamo anche degli 1v1 con entrata progressiva, i Gauntlet Match, con varianti annesse: in attesa che arrivi il proprio turno di combattere è possibile ingannare il tempo con la telecamera libera, che permette di regolare la visuale a piacimento per godersi le reazioni del pubblico e apprezzare tutti i piccoli dettagli delle lotte.

Ritornano poi altre modalità storiche, a cominciare da Universe, che vi chiama a dare forma al vostro universo della WWE, dai tag team, alle rivalità, fino agli show settimanali e agli eventi live. Qualcuno potrebbe considerare soverchiante la mole di attività da gestire al suo interno e quindi farebbe bene a scegliere di controllare una singola superstar. A proposito di dimensione gestionale, impossibile non citare Il Mio GM, che vi consente di vestire i panni del General Manager per determinare le sorti di un intero brand e guadagnarvi un posto nella Hall of Fame.

Scegliendo tra leggende come Paul Heyman, Teddy Long, Stephanie McMahon, potrete decidere se amministrare non solo SmackDown, RAW o NXT, ma anche WCW e la ECW. Con un budget predeterminato dovrete assemblare il vostro roster di wrestler maschili e femminili, soddisfarne i bisogni facendo loro promesse da mantenere, e portare a compimento gli obiettivi assegnati dall’esigente Triple H, il commissario, che valuterà ogni vostra mossa. Promuovere un incontro nel modo opportuno, giocarlo in prima persona per aumentarne l’indice di gradimento, far guadagnare esperienza e migliorare i vostri atleti: Il Mio GM è ricco di opportunità, ancor più dell’anno scorso e a eccezione dei Gauntlet Match include tutte le nuove varietà di zuffe.

C’è poi La Mia Fazione, la dimensione a base di team building e carte in cui collezionare le figure dei nostri eroi preferiti, tra Manager, Leggende e roster attuale, con alcune novità al seguito rispetto all’anno scorso. Grazie al nuovo mercato di singole carte è ora possibile acquistare direttamente il proprio beniamino del cuore (senza dover spacchettare bustine a caso), sia coi punti accumulabili completando azioni specifiche nella modalità, sia con moneta sonante.

I giocatori ora possono competere online con tanto di Classifiche stagionali, sfidare sé stessi nella Torri Settimanali e partecipare alla Guerra Tra Fazioni 2.0, che è stata impreziosita da elementi roguelite. Cominciarne una significa infatti vedere le superstar subire danni permanenti, che non si annullano a seguito degli incontri sostenuti, da qui la presenza di armature con cui proteggerle il più possibile. Ci è piaciuta anche la possibilità di poter aggiungere alla nostra fazione – seppur non al di fuori della guerra in corso – uno dei boss da noi sconfitti.

Le attività che elargiscono punti per acquistare buste e box sono tante, il fatto è che anche per un singolo spacchettamento bisogna impiegare migliaia dei punti di cui sopra. Detto questo, chi non ha intenzione di investire il proprio tempo in questa modalità, in cui è possibile sbloccare dei look alternativi di alcuni wrestler, ha comunque dinanzi a sé un ventaglio contenutistico molto vasto, e amico del multigiocatore in locale (perfino ne Il Mio GM ci si può sfidare con amici!).

Trovandoci in una fase di pre lancio non ci è stato possibile provare il multiplayer online e le sezioni riservate alle creazioni della community, per lo stesso motivo, sono al momento semi-vuote. Sappiamo bene che nei prossimi giorni, quando gli utenti inizieranno a sbizzarrirsi, potremo scaricare veri e propri attacchi d’arte. Questo perché sì, anche WWE 2K24 ha un editor di wrestler, cartelli e Immagini, arene, entrate, cinture e chi più ne ha più ne metta, e anche stavolta si tratta di un set di strumenti che non teme confronti.

In conclusione, WWE 2K24 si conferma un titolo appassionante e ricco di contenuti per tutti i fan del wrestling e non solo. Con un combat system solido e diverse modalità di gioco coinvolgenti, Visual Concepts ha creato un’esperienza di gioco completa e divertente. Resta da vedere come la community reagirà alle novità e alle sfide proposte dal gioco, ma una cosa è certa: gli amanti della WWE avranno pane per i loro denti con WWE 2K24.

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