domenica, Giugno 16, 2024

Alias Linux: semplifica i comandi con abbreviazioni personalizzate

**GLI ALIAS Linux: UNA GUIDA PER SEMPLIFICARE L’UTILIZZO DELLA RIGA DI COMANDO**

In ambiente GNU/Linux capita spesso di trovarsi a digitare sempre gli stessi comandi. È vero che premendo ad esempio i tasti freccia nella finestra del terminale, è possibile recuperare i comandi digitati in precedenza. Gli alias Linux, tuttavia, risultano particolarmente utili per rappresentare singoli comandi o sequenze usando abbreviazioni di semplice utilizzo.

Grazie agli alias, gli utenti possono significativamente semplificare l’utilizzo della riga di comando. È ad esempio possibile ridurre il numero di caratteri da digitare per accedere all’uso di un comando usato di frequente oppure creare scorciatoie personalizzate.

**COSA SONO E COME FUNZIONANO GLI ALIAS LINUX**

Supponiamo di utilizzare la distribuzione Ubuntu: aprendo la finestra del terminale e digitando alias, si ottiene la lista degli alias impostati per l’utente correntemente in uso. Ad esempio, l’alias ll attiva il comando ls -alF. Quest’ultimo, che mostra il contenuto della cartella visualizzando tutti i file, inclusi quelli nascosti, in forma dettagliata, è certamente più complesso rispetto a un semplice ll.

Di fatto, è possibile creare un alias usando nomi arbitrari: basta anche un singolo carattere per riferirsi a un comando specifico. Inoltre, è possibile creare alias Linux temporanei o permanenti.

Per creare un alias temporaneo, che durerà solo per la sessione corrente della finestra del terminale aperta, è possibile usare la seguente sintassi:
alias nome_alias=”comando”
Esempio:
alias lla=”ls -la”
In questo esempio, lla diventa un alias per ls -la, comando usato per elencare i file in formato dettagliato.

Per rendere un alias permanente, ovvero utilizzabile in qualunque momento, anche dopo il riavvio della macchina o aprendo una nuova finestra del terminale, è necessario aggiungerlo al file di configurazione della shell.
Bash, Zsh e Fish sono tutte shell Unix, ovvero interfacce a riga di comando che permettono agli utenti di interagire con il sistema operativo. Ognuna ha le sue caratteristiche specifiche e vantaggi.

A seconda della shell in uso, i file di configurazione sono diversi:
– Bash: ~/.bashrc
– ZSH: ~/.zshrc
– Fish: ~/.config/fish/config.fish

Per impostare un alias permanente basta aprire il file di configurazione della shell con l’utilità nano (esempio: nano ~/.bashrc). Si può quindi aggiungere l’alias che si desidera utilizzare, alla fine del file (quindi, per esempio, alias lla=”ls -la” visto in precedenza). Per ottenere il carattere della tilde (~) con la tastiera italiana, basta tenere premuto il tasto ALT Gr mentre si preme ì.

**CREAZIONE DI UN ALIAS LINUX TEMPORANEO**

Per creare un alias temporaneo, che durerà solo per la sessione corrente della finestra del terminale aperta, è possibile usare la seguente sintassi:
alias nome_alias=”comando”
Esempio:
alias lla=”ls -la”
In questo esempio, lla diventa un alias per ls -la, comando usato per elencare i file in formato dettagliato.

**CREAZIONE DI UN ALIAS PERMANENTE**

Per rendere un alias permanente, ovvero utilizzabile in qualunque momento, anche dopo il riavvio della macchina o aprendo una nuova finestra del terminale, è necessario aggiungerlo al file di configurazione della shell.
Bash, Zsh e Fish sono tutte shell Unix, ovvero interfacce a riga di comando che permettono agli utenti di interagire con il sistema operativo. Ognuna ha le sue caratteristiche specifiche e vantaggi.

A seconda della shell in uso, i file di configurazione sono diversi:
– Bash: ~/.bashrc
– ZSH: ~/.zshrc
– Fish: ~/.config/fish/config.fish

Per impostare un alias permanente basta aprire il file di configurazione della shell con l’utilità nano (esempio: nano ~/.bashrc). Si può quindi aggiungere l’alias che si desidera utilizzare, alla fine del file (quindi, per esempio, alias lla=”ls -la” visto in precedenza). Per ottenere il carattere della tilde (~) con la tastiera italiana, basta tenere premuto il tasto ALT Gr mentre si preme ì.

source ~/.bashrc
Digitando, in questo caso, lla si ottiene il risultato corrispondente al comando definito come alias. Inoltre, scrivendo alias e premendo Invio, ci si può accertare dell’avvenuta aggiunta dell’alias permanente.

**COME RIMUOVERE UN ALIAS**

Per eliminare un alias precedentemente aggiunto, è possibile usare il comando unalias seguito dal nome dell’alias Linux da rimuovere. Esempio:
unalias lla

**ESEMPI DI ALIAS UTILI IN AMBIENTE LINUX**

Appreso cosa sono gli alias e a che cosa possono servire, ci si può sbizzarrire a crearne di utili per il lavoro di tutti i giorni. Quello seguente è un alias che permette di aggiornare il sistema operativo:
alias update=”sudo apt update && sudo apt upgrade”
Con quello successivo, ci si può portare rapidamente nella directory home:
alias home=”cd ~”
Visualizzare i processi in modo dettagliato:
alias psu=’ps aux | less’
Mostrare in che modo è utilizzato il disco:
alias du=’du -h –max-depth=1′

In generale, va ricordato che gli alias non possono acquisire argomenti come i normali script o le funzioni utilizzabili dalla shell. Si possono usare comandi piuttosto complessi e concatenazioni all’interno di alias Linux. Per svolgere attività ancora più articolate, tuttavia, è sempre bene ricorrere ai tradizionali script .sh.

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