domenica, Aprile 28, 2024

Google blocca RCS sui dispositivi rootati: la sicurezza a rischio?

**Google BLOCCA RCS SUI DISPOSITIVI SOTTOPPOSTI A ROOT**

Nelle scorse settimane, tanti utenti si sono lamentati del fatto che i messaggi RCS non funzionassero più sui dispositivi rootati. In altre parole, usando ad esempio Google Messaggi, le comunicazioni non sono non arrivavano a destinazione ma scomparivano improvvisamente senza mostrare alcuna notifica all’utente.

Per impostazione predefinita, quando il telefono non può o non riesce ad appoggiarsi a RCS, dovrebbe ripiegare automaticamente su SMS/MMS. Il comportamento di default, tuttavia, non si sarebbe attivato per tanti utenti, mettendoli in una situazione di difficoltà.

Google ha confermato che i tecnici dell’azienda sono al lavoro per bloccare RCS sui dispositivi sottoposti a rooting come parte degli sforzi per combattere lo spam. Secondo i portavoce dell’azienda di Mountain View, oggi “un grande volume di spam RCS proviene da dispositivi che funzionano come bot” e che generalmente sfruttano proprio operazioni di rooting precedentemente effettuate sul device stesso.

In molti hanno criticato la misura, ritenendola di fatto eccessiva. Google già offre un sistema per bloccare gli SMS/MMS spam, perché non applicarlo anche sui messaggi RCS invece di impedire completamente l’accesso alla funzionalità a tutti gli utenti che usano Smartphone “rootati”?

L’API Google Play Integrity

Gli interventi di Google sembrano concentrarsi sull’API Play Integrity. Si tratta di uno strumento integrato a basso livello in Android che mira a garantire l’integrità e la Sicurezza delle App e dei giochi su Google Play. L’API previene accessi non autorizzati a determinati servizi da parte di dispositivi modificati, come quelli con privilegi di root o con bootloader sbloccato.

Le API Play Integrity hanno come obiettivo quello di ridurre le frodi online ed eventuali abusi, come la creazione di bot o di altri strumenti automatizzati potenzialmente pericolosi per l’intero ecosistema Android.

L’introduzione dell’API ha sollevato preoccupazioni riguardo alla possibilità che possa essere utilizzata in modo discriminatorio, ad esempio bloccando l’accesso a determinati servizi e siti in base al Browser utilizzato o alla presenza di Software e configurazioni specifiche.

Ecco quindi che sono nati progetti come l’open source Play Integrity Fix. Disponibile su GitHub, consente di far superare il controllo di certificazione e rendere in questo caso nuovamente utilizzabili i dispositivi per l’invio e la ricezione di messaggi RCS.

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